Se sei arrivata fin qui vuol dire che la storia della Danza Orientale ti affascina davvero! E allora scopriamo assieme qual’è stata l’evoluzione della Danza Orientale.
All’inizio del XX secolo, negli anni ’30, nuovi generi musicali, influenzati dalla musica occidentale e dalla musica popolare egiziana, ottennero grande successo grazie alla radio. La canzone di varietà, piacevole e popolare, favorì l’emergere di nuovi cantanti che gradualmente sostituirono le Awalim. Se non sai chi sono le Awalim, ti consiglio di leggere la Storia della Danza Orientale e il suo Impatto Culturale.

La radio trasmetteva le nuove canzoni, rimpiazzando la presenza fisica degli artisti ambulanti tradizionali. Dopo l’apertura del Canale di Suez, l’Egitto fu invaso da un nuovo tipo di turismo, caratterizzato da visitatori desiderosi di consumare l’esperienza egiziana rapidamente.
I MALHA
Questo tipo di turismo accentuò le divisioni già esistenti con l’apertura del MALHA, locali notturni ispirati ai night club francesi. Alcuni locali promuovevano la cultura artistica egiziana con piccoli spettacoli di danzatrici e musicisti, evolvendo poi in spettacoli più grandi con orchestre. Altri, invece, sfruttando le licenze per spettacoli, vendevano alcolici e favorivano la prostituzione, trasformandosi quasi in case chiuse.
Ancora una volta, la figura della danzatrice veniva spesso associata a quella delle prostitute. La Danza Orientale ha sempre subito alti e bassi nella sua evoluzione: da un lato, si cercava di promuoverla elevandola di livello, dall’altro, la si sminuiva.
Due sono i personaggi che hanno messo in atto un cambiamento importante in questa Danza: BADIA MASABNI e MAHMOUD REDA. In questo articolo parleremo della prima.
BADIA MASABNI
Badia Masabni, attrice e danzatrice di origini Libanesi, è considerata la pioniera della danza mediorientale moderna ed ha portato una vera e propria rivoluzione di stile, innalzando il livello tecnico e scenico di questa danza. La nascita del Raks Sharki avviene intorno al 1930 quando Badia Masabni aprì al Cairo il “CASINÓ OPERA”, un locale in stile Europeo che divenne in poco tempo uno dei luoghi più alla moda della capitale e una sorta di “università delle arti”.
Badia invitò maestri russi esperti in danza classica e americani esperti in danze occidentali per formare le nuove danzatrici, insegnando loro posture, linee ed eleganza. Questa “modernizzazione” ha permesso di integrare elementi culturali e artistici stranieri, creando un repertorio originale. Le ballerine impararono a occupare lo spazio scenico con nuovi movimenti come lo chassé e lo chené, adottando arabesque, pirouettes e port de bras, definendo così una nuova estetica. Iniziarono anche a danzare sulle mezze punte per avvicinarsi ai canoni occidentali di leggerezza ed eleganza, riducendo la pesantezza “terrena” della danza tradizionale.

Il “Casinó Badia” vantava un’orchestra sopraelevata e una scenografia che permetteva alle danzatrici di entrare in scena dalle gradinate, mentre il pubblico assisteva seduto ai tavolini. Badia riuscì a far apprezzare questa danza anche all’aristocrazia, che ne riconobbe il valore artistico, non più vista come volgare esibizione popolare.
Le danzatrici del Casinó Badia divennero celebri a livello mondiale, arrivando persino a Hollywood. Questa evoluzione ha dato vita alla “Golden Era” della danza mediorientale, arricchita da personalità e bellezza uniche. Samia Gamal, per esempio, introdusse l’uso del velo, conferendo un’aura di mistero alla danza. Tahia Carioca fu pioniera nel mescolare ritmi latino-americani con quelli egiziani. Naima Akef, con le sue radici gitane, integrava cimbali e acrobazie nelle sue esibizioni. Altre grandi ballerine come Fifi Abdou e Suhair Zaki, quest’ultima famosa per un particolare movimento del bacino, emersero in questo periodo leggendario.
Non credevi che l’evoluzione della danza orientale fosse così ricca? E invece ti stupirai ancora perchè ora scopriamo assieme, nel prossimo articolo, la figura di MAHMOUD REDA!
Altri articoli del Blog